In questo articolo vogliamo chiarire un aspetto importante in merito ai diffusori acustici, per realizzare un buon impianto audio è sufficiente utilizzare i diffusori a bassa impedenza 4/8/16 Ohm oppure meglio optare per i diffusori a tensione costante? Vediamo quali sono le differenze e gli ambiti di applicazione! 

 

Audio

 

Prima di addentrarci negli aspetti più tecnici, la scelta tra le due opzioni ricade necessariamente sulla tipologia e sull’uso dell’impianto (domestico, uffici, scuole, bar, supermercato ecc.), nonché dal numero di diffusori che il progetto prevede.

 

La realizzazione di un impianto con diffusori a bassa impedenza avviene solitamente per ambienti di piccole-medie dimensioni dove non sono richiesti un numero elevato di diffusori, nella progettazione bisogna tenere conto sia della tipologia dell’amplificatore ( l’amplificatore non dovrà mai superare la potenza dei diffusori) che del dimensionamento dei cavi di collegamento. amplificatore Il collegamento dei diffusori può avvenire sia in serie che in parallelo, se si adotta la prima scelta si deve tener conto che le singole impedenze si andranno a sommare ( Es. se ho due diffusori da 4 Ohm collegandoli in serie avrò 8 Ohm e pertanto dovrò procurarmi un amplificatore con la medesima impedenza ) mentre collegandoli in parallelo si dimezzeranno (Es. due diffusori da 8 Ohm collegati in parallelo daranno un impedenza in uscita di 4 Ohm).Va da sé che il dimensionamento dell’impianto richiede calcoli anche molto complessi all’aumentare dei diffusori, inoltre, maggiore è la lunghezza della linea dell’impianto e maggiore saranno le dispersioni delle impedenze lungo il tragitto, questo è uno dei motivi per la quale vengono utilizzati in ambienti piccoli e per tratte brevi. 

 

Al contrario i diffusori a tensione costante 70-100V vengono impiegati in situazioni.  dove è richiesto un numero elevato di altoparlanti (ambienti di grandi dimensioni) tali da permettere una distribuzione dell’audio omogenea e a basso volume e quando le tratte di cavo sarebbero troppo lunghe (generando i problemi con le impedenze viste in precedenza). Sono per lo più utilizzati per le situazioni di messaggistica e musica di sottofondo, sebbene normalmente utilizzati per applicazioni commerciali, possono essere utilizzati in impianti domestici sempre per realizzare sistemi di musica di sottofondo (in modalità mono). Un esempio di applicazione è quello del centro commerciale dove sono presenti n diffusori posizionati ad una distanza piuttosto breve tra loro e che hanno la funzione di creare un sottofondo musicale tale da non recare disturbo ma al tempo stesso con una frequenza che permette di coprire l’intera area desiderata

 

I diffusori a tensione costante Integrano al loro interno un trasformatore per garantire una tensione costante su tutta la linea e generalmente sono settabili su due o più potenze massime. Un vantaggio nel realizzare un impianto con questa tipologia di diffusori è sicuramente la facilità di installazione nel collegamento (il collegamento avverrà sempre in parallelo) e al tempo stesso la possibilità di ampliare impianti pre-esistenti, basterà infatti rispettare la polarità dei due connettori prestando attenzione nel collegare il filo rosso nel morsetto dell’amplificatore (70V o 100V), il tutto senza realizzare calcoli accurati nel dimensionamento dell’amplificatore o dei cavi come nel funzionamento ad impedenza. Un altro vantaggio consiste nella possibilità di collegare più diffusori su un unico canale (o spalmati su più canali, dipende dalle esigenze) senza preoccuparsi della potenza massima dell’amplificatore, infatti ogni diffusore preleverà la sua massima potenza o quella impostata manualmente sul retro senza compromettere il funzionamento dell’impianto.

 subwoofer

Per fare un esempio se vogliamo installare 20 diffusori in ambiente di grandi dimensioni per musica di sottofondo, selezioniamo diffusori da 30W ed individuiamo un amplificatore con almeno 600W di potenza (su unico canale o su più canali). In questo caso sullo stesso amplificatore possiamo istallare 1,5,10 o 20 diffusori dello stesso tipo con potenza diversa senza creare danni all’impianto. Un impianto a tensione costante proprio perché è realizzato con un numero elevato di diffusori prevede la possibilità di gestire le linee dell’amplificatore in maniere separata in modo tale da avere volumi differenti ( Es. gli altoparlanti dei servizi igienici non saranno così alti come gli altoparlanti nel locale principale).

 

Dopo questi chiarimenti se hai ulteriori dubbi o vorresti realizzare un impianto audio professionale per le tue necessità e non sai da dove iniziare, affidati alla consulenza dei nostri esperti, contattaci per richieste di informazioni o per un preventivo personalizzato!